giovedì 13 dicembre 2007

riflessioni

La realtà, quando ti si presenta davanti, è veramente dura da digerire.
Soprattutto se vuoi far finta di non vederla!
Che succede?
Ieri sera ero solo, a riflettere, mentre la mia bella che non c'è si stava godendo (spero per lei!) una meritata cena aziendale.
Per prima cosa ho pulito la casa perchè mi è uscita l'acqua reflua dal piatto della doccia ed ha allagato tutto, e questo mi ha fatto incazzare oltremisura...
Poi mi son messo a pensare.
Son sempre solo in quella cazzo di casa.
Non voglio mai che arrivi l'ora di andar via dall'ufficio perchè almeno la sono in compagnia di qualcuno... posso parlare, lavorare, ridere, scherzare un po'.
Poi arrivo a casa, ed è fredda, e son da solo, e tranne la famiglia mia vicina di casa (simpatica e disponibile) non c'ho nessuno. Nessuno. E son distante da tutti.
Nessuno capisce quanto sia difficile questa situazione, soprattutto adesso che è inverno, freddo, nebbia.
Per quanto mi sforzi di leggere, scrivere, studiacchiare per un progetto che ho in mente (sempre lavoro comunque!), le ore non passano mai.
Vado a correre fino allo sfinimento per sfiancarmi, arrivare a casa e addormentarmi dalla stanchezza senza pensare.
Ma ieri ho commesso un grave errore, non sono andato a correre.
Ed ho pensato.
Che sono in un buco del culo, lontano dalla vita. Ed io per carattere, ho bisogno di stimoli, di persone, di cultura, di input. Invece sono in mezzo a gretti ignoranti, gente grigia, senza ambizioni, entusiasmo, passione per le cose fatte bene, che lavorano per lo stipendio.
E mi sento veramente sprecato.
Non che sia un genio, ma so che ho alcune qualità, che anche le altre persone mi riconoscono.
E quando ho deciso di far quel che volevo, mi son sempre scontrato con un sacco di altri problemi che hanno condizionato le mie scelte.
Adesso mi ritrovo qua, con un lavoro che mi piace e mi faccio piacere, isolato, con la voglia matta di ritornare a pd, con unnsacco di idee in testa (che son sicuo funzionerebbero) ma con un ambiente di lavoro che ha paura dei cambiamenti e che mi è ostile perchè mi vede come una minaccia... come se a me interessasse far le scarpe a qualcuno!
A me interessa solo vedere che le mie idee funzionano, e quindi vorrei solo aver la possibilità di provarle e verificarle: poi se è vera gloria...verrà da se.
E mi interessa cambiare sede.
E voglio far soldi, cambiar auto, comprar casa: ma devo (anzi, mi sento di) chiudere buchi che non mi spettano, sempre, e so già che a gennaio (se non arriverà per Natale) ci aspetta una bella mazzata in famiglia...
In tutto questo continuo a pensarti, donna.
E sto cadendo nella spirale che aspetto con ansia un tuo "cenno di vita" perchè mi piaci, e voglio te. E non mi doveva succedere ma mi sta succedendo.
Ma anche questa realtà mi si è parata davanti: non ti avrò, perchè...non lo so di preciso ma sento che non vorrai (o non ce la farai, o non sentirai che ne vale la pena che è la stessa cosa).
Forse perchè non sento in te la voglia di cercarmi, la necessità di sentirmi che provo io, di raccontarmi la tua giornata come vorrei fare io ecc...So che è normale che io non lo percepisca da parte tua, che me l'avevi già detto di non aspettarmi nulla, che al 99% non sarebbe successo nulla, di non farmi idee ed illusioni (e non me ne faccio), ma in cuor mio è normale che un po' ci creda, no? E quando mi rendo conto della realtà, e cado bruscamente dalle mie speranze, fa un po' male rendersene conto.
e ti stringe il cuore.
Ecco quel che non potevo scrivere per messaggio ieri sera, perchè troppo lungo.
Nessun mistero.
Qualche riflessione dura da ingoiare per me, tutto qua.
Spero invece ti sia divertita alla cena!
nù bacio (non corrispostoooooooooooooooooooooooooooo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)

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